I concorsi su Instagram e Facebook sono legali?

 

Stando sempre dalla parte dei tatuatori,

abbiamo deciso di scrivere questo articolo perché vediamo sempre più persone del settore promuoversi attraverso dei contest che mettono in palio un tatuaggio.

 

Sicuramente, a prima vista, può sembrare un'idea vincente e a basso costo, ma la maggior parte di chi lo sta facendo solo perché lo ha visto fare a qualcun altro, non ha la minima idea di che cosa stia rischiando.

Come appena detto, speriamo che questo articolo possa esservi di aiuto e, magari, salvarvi profilo e portafogli!

 

Assistiamo spesso concorsi e contest su Instagram e Facebook, in cui la meccanica principale è la seguente:

 

segui il profilo @ilmiotattoostudio

metti mi piace al post

tagga 3 amici nei commenti

partecipa all’estrazione di un tatuaggio!

 

Se non hai voglia di leggerti tutto l’articolo te la faccio breve...

Brutta notizia: NO.

 

E se stai pensando “chi se ne frega lo fanno tutti, lo faccio anche io”,  allora forse dovresti continuare a leggere l’articolo per sapere cosa e quanto rischi.

 

I problemi che puoi avere sono di 2 tipi:

 

Sanzione: le sanzioni per tutti coloro che non seguono il corretto procedimento normativo, sono molto alte: si parte da un minimo di € 1.000 fino ad un massimo di € 500.000.

Ban dell’account per non aver rispettato le normative di Facebook/Instagram.

 

La domanda è:

Vale la pena rischiare delle multe così salate, e di non avere più un account social, solo per guadagnare qualche follower in più?

 

Si esatto, la maggior parte dei contest, concorsi, giveway o comunque tu voglia chiamarli, non solo vanno contro la legge italiana, ma, spesso, vanno anche contro i regolamenti dei social network come Facebook.

 

Dopo i recenti aggiornamenti, le linee guida di Facebook consentono di:

 

Richiedere agli utenti di postare e/o commentare per iscriversi al contest;

Utilizzare like e reactions come metodo di votazione;

Richiedere agli utenti di inviare un messaggio privato per la partecipazione;

Usare il social button “like” incorporato su una pagina web come meccanismo di voto;

Usare un plugin che permetta di partecipare al contest e postare direttamente sulla fanpage;

Gestire il contest attraverso un’applicazione.


Al contrario,
è vietato:

 

Obbligare gli utenti alla condivisione di un post, per dichiarare la loro intenzione di partecipazione;

Taggare un amico per partecipare;

Condividere sulla bacheca di un amico un post ai fini della partecipazione;

Richiedere agli utenti di taggarsi su una foto per iscriversi o votare.

 

In caso di violazione del regolamento interno di Facebook si rischia la sospensione o la cancellazione definitiva dell’account.

Inutile sottolineare quindi quanto questo sia rischioso.

 

Per quanto riguarda la legge invece,

Secondo la normativa sui concorsi a premi, che siano chiamati giveaway, contest o promozioni, se il valore dei premi supera 1€, tipicamente sono tutti assoggettati al  DPR n. 430 del 2001.

 

I giveaway/concorsi rientrano nella normativa sui concorsi a premi e da questo non vi è alcuna possibilità di scappare.

 

Secondo la legge italiana non vengono ritenuti concorsi a premi le manifestazioni nelle quali i premi sono costituiti da oggetti di minimo valore,

purché la corresponsione di essi non dipenda in alcun modo dalla natura o dall’entità delle vendite alle quali le offerte stesse sono collegate.

 

Per minimo valore si intendono oggetti di un valore pari a quello di lapis, gadget, calendari e così via,

quindi, se il valore del singolo premio supera quanto descritto all’interno dell’aggiornamento delle FAQ ministeriali di luglio 2018, i Giveaway sono considerati a tutti gli effetti dei Concorsi a premi e soggetti alla normativa.

Quindi tutto ciò che viene messo in palio con un valore superiore a quello minimo (gadget), è ritenuto un vero e proprio contest a premi, e vi è l’obbligo di seguire l’iter burocratico previsto dalla normativa italiana, ovvero:

 

Comunicazione al Ministero dello Sviluppo Economico:


La comunicazione al Ministero deve essere effettuata tramite la compilazione del modulo
PREMA CO/1.

A questa comunicazione dovrà essere allegato il Regolamento ufficiale del vostro concorso.

Entrambe dovranno essere inviati, almeno 15 giorni prima della data di inizio del vostro concorso, tramite il portale www.impresainungiorno.gov.it.

 

Definizione del premio e versamento cauzione


Il lancio di concorsi a premi, prevede la definizione di un
premio con valore economico ed il versamento della relativa cauzione al Ministero dello Sviluppo Economico, pari allo stesso importo netto.

 

Contattare un Notaio o Funzionario della Camera di Commercio operante sul vostro territorio


Questa figura è obbligatoria per l’individuazione dei vincitori del vostro concorso e per la redazione dei Verbali di chiusura che dovranno essere inviati al Ministero dello Sviluppo Economico.

 

Come già sottolineato sopra, le sanzioni per tutti coloro che non seguono il corretto procedimento normativo, sono molto alte:

 

In caso di "mancata preventiva comunicazione", la sanzione va da 2.065 eu a 10.329 eu.

In caso di concorsi vietati dalla legge, la sanzione va da 50.000 eu a 500.000 eu. 

In caso di svolgimento per modalità diverse dal regolamento, la sanzione va da 1.032 eu a 5.164 eu.


Competente a irrogare le sanzioni è il Ministero delle attività produttive su segnalazione di qualunque soggetto.

 

Per i più NERD:

 

La normativa impone che i dati del concorso vengano memorizzati su un server ubicato fisicamente in Italia, oppure che esista un mirroring, sempre nel territorio nazionale, di tali informazioni, oppure ancora che il social sia associato al concorso (opzione inapplicabile sempre e comunque).

 

Funzionalità quali il like di Facebook, il follow di Instagram o like ai post, non sono replicabili e non sono acquisibili e memorizzabili su un server ubicato in Italia.

 

Nella maggior parte dei casi, inoltre, l’azione che porta al like o al follow, non può essere acquisita attraverso le API ufficiali dei social (le API sono dei tool, software e routine che consentono a una applicazione software di acquisire informazioni da una piattaforma in maniera ufficiale).

Per cui, pur volendo memorizzare l’azione e registrarla, questa strada non sarebbe comunque percorribile.

 

Esiste un modo di creare un concorso a premi in modo legale?

 

Si esiste ma comporta delle spese e degli obblighi:

La procedura prevede quanto segue:

 

Redigere un regolamento precisando:

i soggetti promotori,

la durata,

l’ambito territoriale,

la modalità di svolgimento,

il valore dei premi messi in palio,

il termine della consegna,

i dati dell’Onlus alla quale devolvere i premi eventualmente non ritirati.

 

Segnalare al Ministero dello Sviluppo Economico, almeno quindici giorni prima dell’inizio, il concorso / giveaway (tramite la compilazione di un modulo), allegando il regolamento di cui sopra.

 

Definire il valore economico del premio e versare la cauzione al Ministero dello Sviluppo Economico, pari allo stesso importo netto.

 

individuare i vincitori del Giveaway alla presenza di un Notaio o un Funzionario della Camera di Commercio (che certifica la regolarità dell’estrazione nel rispetto del regolamento) e redigere relativo verbale che dovrà essere inviato al Ministero dello Sviluppo Economico, a chiusura del concorso.

 

Devi fare tutto da solo?

 

No, se non sei in grado o non vuoi rischiare di sbagliare esistono agenzie o professionisti o studi legali che si occupano di tutto,

ma ovviamente hanno un costo.

Il costo può variare da 500 a 5.000€ a seconda del regolamento, durata e valore del concorso.

Tattoo Magazine 10
Novembre/Dicembre 2020

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