I

 provvedimenti adottati per contenere i rischi dovuti al contagio del Covid-19 hanno (ed avranno), per forza di cose, un impatto imponente su quella che è l’economia mondiale. 

“Ci sarà lo Stato per aiutarci in questo momento così delicato?”

Tutti, in questo momento, si chiedono cosa succederà “dopo” e vogliono capire come si devono comportare per poter salvaguardare la propria attività.

Lo stato si è detto fin da subito disponibile a sostenere tutte le Partite Iva con bonus economici, compensazioni a credito di imposta e cassa in deroga per i dipendenti. 

Quindi?

Cosa vogliono dire questi termini?

Come bisogna fare per richiederli?

Notizie, decreti, dichiarazioni in continua evoluzione non aiutano a rendere comprensibile quello che ognuno deve fare davvero, purtroppo però l’emergenza è ora, subito.

Pagare l’affitto dello studio, quello di casa, le bollette, fare la spesa per mangiare. 

La necessità di un sostegno economico non lascia spazio alla contorta burocrazia Italiana.

Per questo motivo abbiamo intervistato un Commercialista, Massimiliano Allievi che,  oltre ad avere un’ottima conoscenza delle pratiche fiscali ha già, tra i suoi clienti, diversi tatuatori e piercer italiani. 

Abbiamo scelto di chiedergli un punto di vista, obiettivo e professionale, per sentire da un esperto quelle che potrebbero essere le prospettive sul futuro del paese, dell’economia, dei professionisti.

“Chi ha una Partita Iva sicuramente non sta passando un bel periodo. Quali sono, secondo Te, gli scenari economici che si prospettano per il futuro?”

Sicuramente il periodo non è positivo, questa emergenza globale, ed il conseguente blocco di tutte le attività, fanno sì che ad oggi sono cinque settimane che tatuatori, piercer e più in generale molti di coloro che hanno una Partita Iva non stanno fatturando. 

Non c’è cosa peggiore per un’azienda di dover fermare in maniera obbligata la propria attività per così tanto tempo, avendo però dei costi da dover sostenere comunque, come l’affitto del locale, lo stipendio dei dipendenti e tutte le spese per la normale gestione dell’attività.

Lo Stato sta mettendo in atto una serie di provvedimenti che andranno a sostegno delle Partite Iva, io penso che serva liquidità, soldi subito per le tasche degli imprenditori. 

Le prospettive...non sono un medico ma, leggendo ed informandomi su questa emergenza sanitaria, temo che durerà per parecchio tempo e starà a noi, stato, imprese e cittadini, imparare a conviverci e rimettere in moto l’economia. 

Mi viene in mente che il tatuatore, ad esempio, potrà gradualmente riaprie il suo studio, magari facendo entrare un cliente alla volta, facendogli indossare una mascherina e prendendo provvedimenti adeguati.

“Una delle tante paure espresse in questi giorni è che i clienti degli studi, una volta finita l’emergenza, potrebbero non avere soldi da spendere per tatuarsi. Pensi ci sia un fondo di verità in questo?”

Come si capisce dalle dichiarazioni dei grandi economisti, sicuramente, questo rischio c’è e potrebbe essere una crisi ben peggiore di quella che abbiamo vissuto nel 2008.

Non è solo l’Italia ad essersi fermata, si è fermato il mondo. 

Finita l’emergenza sanitaria dovremo gestire una grande emergenza economica.

Sicuramente la gente avrà in tasca meno soldi da spendere.

Ci saranno però differenze importanti per i diversi settori imprenditoriali: un ristorante, ad esempio, ha perso il suo incasso per un dato periodo e non potrà recuperarlo perché per quanto si possa “riempire” il locale una volta passata la crisi, la perdita è stata “secca” e sarà impossibile da recuperare. 

Mi auguro, invece, che per i tatuatori ci possa essere un recupero di quello che non è stato fatturato, magari sull’onda dell’entusiasmo dei propri clienti. L’aspetto psicologico in questo momento conta molto e possiamo augurarci che i clienti, per uscire da questo brutto periodo, vogliano “regalarsi” un ricordo, concedersi uno sfizio e, magari scelgano proprio di farsi fare un tatuaggio.

“Economicamente parlando, pensi che ci sarà un ritorno alla normalità? Se sì, in quali tempi? Se no, quali adattamenti dovremo avere?”

Dovremo adattarci a questa nuova condizione, come dicevo non sono un medico ma i maggiori virologi ed esperti dicono che dovremo imparare a conviverci per mesi, addirittura forse anni.

Dovremo adattarci, come è stato dopo l’attenteato alle torri gemelle, da allora prima di salire su un aereo ci sono molti più controlli, non si possono portare a bordo liquidi. 

Dopo questo virus le attività dovranno avere molta più attenzione all’aspetto igienico, probabilmente si entrerà in negozio uno alla volta, ci sarà l’obbligo di indossare la mascherina. Il settore dei tatuatori sarà sicuramente avvantaggiato perché l’attenzione agli aspetti igienico-sanitari c’era già prima di questi provvedimenti.

“Puoi darci qualche indicazione, una panoramica su quelle che sono le agevolazioni alle quali si potrà accedere?”

Oggi, alla fine di Marzo, è stato previsto un bonus di 600 euro per tutte le Partite Iva regolarmente iscritte alla gestione INPS. 

L’augurio che possiamo e dobbiamo farci è che questi soldi vengano bonificati subito, le imprese hanno bisogno subito di un aiuto. 

Il secondo intervento è un “credito di imposta”, cosa vuol dire...

Chi è in affitto in un locale della categoria C1, molti dei tatuatori si trovano in questa condizione, hanno diritto ad avere questo credito di imposta pari al 60% rispetto all’affitto che pagheranno per il mese di Marzo. 

Un esempio pratico: se pagate 

un affitto da 500 euro lo stato vi riconoscerà un credito di 300 euro, il 60% appunto, che potrà essere utilizzato come “credito” sul prossimo pagamento che avverrà nei confronti dello Stato (ndr: come le prossime tasse, che si dovranno pagare a Maggio). Ci si auspicava che l’aiuto arrivasse sotto forma di liquidità mentre è, appunto, un credito di imposta. Meglio che niente ma, per dirlo in parole povere, non aspettatevi soldi subito, dovrete pagare comunque l’affitto per il mese di Marzo e poi riceverete questo credito nei prossimi mesi. 

Il bonus da 600 euro invece saranno effettivamente soldi che arriveranno sul vostro Conto Corrente, nel modulo per la richiesta, infatti, bisognerà indicare l’IBAN così che l’INPS effettuerà il bonifico a vostro favore ed avrete la disponibilità economica reale e subito. 

“Siamo in Italia, un paese NON famoso per la semplicità e la rapidità della sua burocrazia. Pensi che queste richieste ognuno potrà farle da solo o ci sarà la necessità di rivolgersi ad un professionista?”

Beh, guarda, parlo probabilmente contro i miei interessi ma io mi auguro che questi interventi che lo Stato sta mettendo in atto, parlano già di ulteriori provvedimenti per il mese di Aprile, possano essere fruibili da tutti, che vengano richiesti pochi requisiti e siano semplici da ottenere. 

Idealmente penso ad un sistema per cui mettere la tua Partita Iva ed il tuo IBAN sul sito dell’INPS e ricevere subito questi soldi. 

Pochi requisiti da rispettare. 

Leggevo che l’idea per fruire di questo aiuto fosse quella di mettere dei limiti di fatturato, valutare le dichiarazioni dei redditi...

Secondo me andare ad appesantire le procedure, in questo momento, rischia solo di fare spendere altri soldi alla gente in un frangente in cui, la gente di soldi non ne ha ed in più ritardare l’arrivo della liquidità indispensabile. La necessità, per tutti, è quella di riceverli subito e senza troppa burocrazia, senza passare dal commercialista. 

C’è da salvare l’economia Italiana, purtroppo ho poca fiducia poiché so bene che per tutti quelli che hanno un’attività la burocrazia, procedure, privacy e quant’altro, sono sicuramente grandi impedimenti per lo sviluppo economico del Paese, ancora di più in un momento di crisi come questo.

“Molti professionisti hanno potuto “spostare” il proprio lavoro on-line, quello che oggi chiamano tutti smart working. Quali consigli hai per un tatuatore che, invece, ha un lavoro prettamente off-line, e per tutte quelle attività che si svolgono per lo più a contatto con il cliente?” 

Il consiglio che mi sento di dare è quello di studiare qualcosa di nuovo, dei nuovi progetti. 

Chiunque abbia un’attività, secondo me, ora deve pensare a cosa fare una volta che l’emergenza sarà passata.

Ci sarà paura di andare in giro, di entrare nei negozi ed il tatuatore deve oggi ragionare su come mettere a proprio agio il cliente facendolo sentire al sicuro, protetto.

È vero che la gran parte del lavoro per il tatuatore è “off-line” ma io penso che, oggi più che mai, bisogna utilizzare il social e la rete per pubblicare contenuti.

Fare conoscere il proprio lavoro e le proprie opere attraverso la rete, creandosi una vetrina che permetta a tutti i clienti di conoscerci. 

Bene.

Siamo giunti al termine di questa breve intervista.

Tattoo Magazine 4
Aprile 2020

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